L'Ufficio di Roma chiamato il Venerdì (14) la condanna all'ergastolo di 30 persone, tra cui ex dittatori che si sono uniti insieme militare che ha guidato l'America Latina negli anni 1970 e 1980.
Sono accusati di sequestro di persona e omicidio aggravato di 23 cittadini di origine italiana durante l'Operazione Condor, una strategia politico-militare congiunta delle dittature del Cono Sud di uccidere gli avversari.
Il caso è durato 16 anni e inizialmente indagare 140 persone, tra cui 11 brasiliani, ma problemi burocratici legati alla morte di molti dei sospetti hanno ridotto il numero di imputati che sono cileni, boliviani, peruviani e uruguaiani.
Colui per il quale è stato richiesto l'assoluzione è il tenente Ricardo Chavez Eliseo Domínguez, ex capo dei servizi segreti della Marina Militare Uruguay.
Gli imputati sono stati anche l'ex dittatore Juan María Bordaberry (Uruguay) e Jorge Rafael Videla (Argentina), ma entrambi sono morti nel corso delle indagini.
Tra quelli ancora in vita sono l'ex primo ministro Pedro Richter Prada, e l'ex presidente del Perù Francisco Morales Bermúdez; l'ex dittatore uruguaiano Gregorio Álvarez, che già sta scontando nel suo paese dal 2007 per le violazioni dei diritti umani, l'ex presidente della Bolivia, Luis García Meza Tejada, e l'ex ministro degli Interni boliviano Luis Arce Gómez.
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